“Dio, se è Dio, non è un padrone dispettoso e capriccioso. Non assoggetta l’uomo a sè con la violenza. Affida invece alla sua ragione e alla sua volontà, alla sua piena umanità, il compito di riconoscerLo e di accoglierLo liberamente.”
Luigi Giussani lo ha mostrato efficacemente. Nell’odierno panorama globale delle religioni (e delle pseudo-religioni), l’attualità della sua riflessione è evidente: da cristiano, egli ha svolto a pieno le possibilità della ragione, si è fatto cercatore di sapienza, «mendicante della Verità», e ha evidenziato che non c’è religione senza passione per l’uomo, che «l’autentica religiosità è la difesa ad oltranza del valore della ragione, dell’umana coscienza». [Dalla quarta di copertina].
Prefazione di Luigi Negri (pp. 7-9).