Colloquio tra Giussani e Giovanni Testori riproposto all’interno di La maestà della vita e altri scritti, miscellanea che raccoglie articoli a firma dello scrittore e interviste pubblicati su Corriere della Sera e sul settimanale Il Sabato dal 1978 al 1993 (BUR 1998, pp. 2-366; 443-453). Fa eccezione l’intervista di Claudio Altarocca, “La solitudine e la forza”, pubblicata su La Stampa (2 gennaio 1993; BUR 1998, pp. 487-491).
In Fuori dal sottoscala, testo di Giuseppe Frangi che introduce al volume (pp. VII-XIV), emerge l’importanza di questo scritto, frutto di una serie di dialoghi tra i due avvenuti nel febbraio 1980 nella tranquillità di una villa a Sommacampagna in provincia di Verona (cfr. Postfazione di G. Frangi in Il senso della nascita: Colloquio con don Luigi Giussani, di Giovanni Testori, BUR, 2023, pp. 125-127).
Lo scritto fu editato per la prima volta quello stesso anno con il titolo Il senso della nascita: Colloquio con Don Luigi Giussani come primo volume della collana Rizzoli “I libri della speranza”, di cui Testori era appena diventato direttore (Rizzoli, 1980; non vi sono differenze rispetto al testo proposto nella presente edizione, BUR 1998).
Nel 1989, il colloquio è ripubblicato identico come supplemento a Il Sabato, con una breve introduzione di Lucio Brunelli (dicembre 30, 1989).
Nel 2013, BUR pubblica il volume Il senso della nascita, solo in questa edizione Testori e Giussani risultano coautori. Il colloquio, invariato, è preceduto dallo scritto Un libretto per gente tranquilla, appositamente redatto da Davide Rondoni, seguito da Memoria del grumo, “sperdutezza” e “fede strangosciàs”: su “Il senso della nascita” di Giovanni Testori e Don Luigi Giussani, testo di Andrea di Consoli (BUR, 2013, pp. 13-45. Con successive traduzioni).
Nell’ultima edizione, BUR, 2023, il dialogo non ha subito modifiche, solo Testori, però, è indicato in qualità di autore (L. Giussani, “[Contributi],” in Il senso della nascita: Colloquio con don Luigi Giussani, di Giovanni Testori).
La miscellanea si chiude con la postfazione dal titolo “Grazie, Giovanni”, si tratta del testo dell’omelia di Giussani al funerale di Testori, svoltosi il 18 marzo 1993 a Novate Milanese (BUR, 1998, pp. 493-496). [P. M.]