Occorre una conversione e convertirsi significa diventare veri, camminare nella verità di se stessi.
I. L’appartenenza
La verità dell’uomo è che appartiene a un Altro, infinitamente di più di quanto un feto appartenga a sua madre. La coscienza di appartenere non elimina il peccato, ma dà respiro alle giornate, trasforma la personalità dell’uomo.
II. Dentro una storia
L’uomo da solo non riesce ad avere coscienza di questa appartenenza, per questo Dio come metodo ha scelto un popolo, Israele, per farsi conoscere e si è mostrato in una certa storia. La stessa cosa accade oggi: non si capisce di appartenere a Dio per un ragionamento, ma per una storia, unica e imprevedibile.
III. La creatura nuova
Da una coscienza simile nasce una nuova creatura. L’uomo rinasce: manifesta potenzialità che prima erano bloccate e genera nuove forme di vita, come ad esempio la comunione con i fratelli.
IV. La testimonianza
Una grazia simile è data per essere comunicata; la testimonianza è lo scopo della vita, l’aspetto supremo del lavoro della vita.
V. Una condizione: il sacrificio
Occorre tenere presente però che l’appartenenza richiede un sacrificio. È stato così per Abramo, per Pietro e soprattutto per Maria che dopo il suo «sì» ha dovuto staccarsi da ogni sua immaginazione. La compagnia cristiana è il frutto e allo stesso tempo lo strumento educatore della personalità che nasce da tale appartenenza.