Il testo riferisce il contenuto di un ciclo di conferenze tenute dall’Autore in alcune sedi universitarie italiane ed estere dalla primavera del 1984 fino al 1986 (cfr. nota a pagina 9; per approfondimenti cfr. Alberto Savorana, Vita di don Giussani, Rizzoli, 2013, pp. 660-665).
L’opera è strutturata in due parti. Come indicato nella breve “Premessa” dell’Autore posta in apertura del volume (Jaca Book, pp. 7-10), nella prima parte dello scritto (pp. 11-51), il cui titolo “È l’umanità che ha abbandonato la Chiesa? …” è tratto di Cori da «La Rocca» di T.S. Eliot (p. 11), Giussani cerca innanzitutto d’individuare, nella situazione culturale e sociale, gli aspetti che frenano una coscienza religiosa autentica. Nella seconda parte (pp. 53-75), il cui titolo è la conclusione della frase di Eliot: “… o è la Chiesa che ha abbandonato l’umanità?” (p. 53), è indagato l’atteggiamento del cristianesimo di fronte a tale fatto.
Chiude il volume un “Post scriptum” dell’Autore (p. 79).
Si segnala qui un errore editoriale. In “Una premessa” (Jaca Book, settembre 1985, p. 9) Giussani cita la frase: «Gli uomini raramente apprendono ciò che credono già di sapere», che in nota è erroneamente attribuita allo scrittore Evelyn J. Waugh, definito nel testo: «Una scrittrice inglese degli anni Trenta»; nella ristampa del febbraio 1986 si tenta di correggere l’errore: nel testo non si parla più di «scrittrice» ma di «scrittore». Nelle edizioni BUR di Il senso di Dio e l’uomo moderno (1994-2015) la frase è invece attribuita a Reinhold Niebuhr (BUR, 2010, p. 79). In realtà, la citazione appartiene a Barbara Ward, come giustamente riportato nelle edizioni Rizzoli del Senso religioso dal 1997 in poi (cfr. Senso religioso: Volume primo del PerCorso, Rizzoli, 2010, pp. 129-130).
Il saggio è ora integralmente ripubblicato nel volume miscellaneo Il senso di Dio e l’uomo moderno: La «questione umana» e la novità del Cristianesimo (“La coscienza religiosa nell’uomo moderno”, in BUR Rizzoli, 2010, pp. 77-139; prima edizione BUR, maggio 1994). [C. C]